Home
Michele IACOBUCCI16/04/192931/12/1943
Aldo RASERO20/01/194630/01/1950
Orazio GIULIANI01/02/195020/02/1965
Adelmo BRANCADORO21/02/196520/02/1969
Gino COCCOVILLI21/02/196928/02/1988
Carlo FRUTTI01/03/198828/02/1992
Antonio CARNEVALE01/03/199219/02/1994
Ornello CAPANNOLO02/03/199426/02/1998
Festa ANTONIO02/03/199803/03/2000
Ornello CAPANNOLO03/04/200026/02/2005
Antonio PURIFICATI02/03/200510/03/2011
Giovanni NATALE11/03/201114/03/2017
Pietro D'ALFONSO15/03/2017
Gino Coccovilli
Carlo Frutti
Valerio Cieri
Ornello Capannolo
Antonello Di Nardo
Antonio Di Carlo
L'Alpino D'ABRUZZO Il Vessillo
Il Gruppo non ha una sede

Gruppo Alpini di SAN BENEDETTO DEI MARSI
"MORRONI"

Fondato nel: 1983 Numero: 105 Zona: 4 IBAN: IT92N0538740760000000584842

In questo paese gli Alpini hanno sempre avvertito la necessità di sentirsi uniti per difendere gli alti ideali che scaturiscono dai nobili sentimenti di fratellanza, amicizia, solidarietà e dal­l'estrema dedizione all'immenso valore della "italianità". Fin da epoche più remote si è sempre tentato di creare nuclei operativi formati dapprima dai soli reduci ai quali si sono uniti successi­vamente gli Alpini in congedo.

Vanno ricordati i capigruppo che nel tempo si sono succeduti a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale: Giuseppe Di Stefano, Liberato Di Benedetto e Ampelio Cerasani.

Il giorno 27/11/1983, in una sala della biblioteca comunale si costituì regolai    mente l'attuale Gruppo "Morroni"; in quell'occasione l'assemblea generale nominò per acclamazione il capogruppo Antonio Trinchini ed altri dieci Consiglieri. Molti di questi sono stati ottimi colla­boratori di grandi iniziative ed ancora oggi rivestono delicate cariche sociali.

Per il corrente biennio 1998/1999, a seguito delle dimissioni presentate dal predetto Trinchini, è stato nominato capogruppo Enrico Tabellione mentre, per acclamazione, a quello uscente è stata conferita la carica di "Presidente Onorario". Nelle ultime votazioni, per la prima volta si è potuto constatare, con grande soddisfazione, che tra i soci vi sono numerosi giovani.

Gli iscritti mediamente oscillano da 120 a 130 soci.

Appena costituito il Gruppo, il primo scopo da raggiungere (oltre alla sede offerta poi dal Comune), è stato quello di reperire un ampio piazzale da intitolare all'Alpino dove poter erigere una statua dedicata alla Pace ed alla Libertà. Dopo indescrivibili sacrifici sopportati sia dai dirigenti e sia da tutti gli altri Alpini, il predetto scopo fu raggiunto con grande soddisfazione e ammirazione anche da parte dell'intera popolazione.

Gli eventi vennero festeggiati con due "Raduni Zonali": il primo si svolse nel 1984 per celebrare l'inaugurazione del "Piazzale dell'Alpino"; il secondo relativo all'inaugurazione del "Monumento, risultò ancora più imponente grazie alla partecipazione di tutte le Associazioni d'Arma", alle Autorità religiose, civili, politiche e militari, nonché del massiccio intervento degli Alpini provenienti da molte zone dell'Abruzzo, dalla Sezione di Roma e di Napoli.

Questo. secondo Raduno, divenuto storico per questo paese, avvenne il giorno 19/6/1988.

E' stata sempre nutrita la partecipazione a tutte le adunate nazionali. Questo annuale e

monumento_pace.png
S. Benedetto dei Marsi. Il Monumento dedicato alla Pace e alla Libertà.
(Foto: Calvarese di S. B. dei Marsi).

meraviglioso evento rappresenta anche un'occasione istruttiva perché consente la visita sia dei prin­cipali monumenti della città ospitante e sia delle vicine zone di forte richiamo turistico. Non da ultimo, permette altresì l'incontro tra vecchie amicizie e la formulazione di nuove e preziose conoscenze.

Un altro importante "Raduno" è stato realizzato con la collaborazione dei reduci e dei com­battenti. In tale occasione è stato donato il tricolore italiano alla Scuola Elementare e Media Statale.

In occasione del IX anniversario del Monumento dedicato alla Pace ed alla libertà, è stato organizzato un ulteriore Raduno con buona partecipazione dei paesi marsicani.

E' doveroso ricordare i sindaci comunali - prof. Idamo Raglione e avv. Paolo Di Cesare -che maggiolinente hanno contribuito alla buona riuscita delle pubbliche manifestazioni, alla concessione dei locali destinati a sede sociale, e ad altre iniziative che hanno reso sempre più forte il Gruppo Alpini "Morroni".

E' invalsa anche la buona e rispettosa abitudine di scortare, indossando il cappello alpino, la bara del socio "andato avanti".

Inoltre, nella giornata del IV novembre di ogni anno gli Alpini partecipano al corteo (indos­sando il cappello, anche in questa ricorrenza) per la deposizione della corona di fiori al Monu­mento ai "Caduti di tutte le guerre".

Attività svolte. S. Benedetto dei Marsi si adagia sulla piana del Fucino, lontano dunque, dai paesaggi montuosi. Anche se è forte il desiderio di convivere con la montagna, la posizione topografica, purtroppo, ne rallenta i contatti. Pertanto, l'attività principale del Gruppo è stata quella di natura informativa e culturale, affrontando le difficili tematiche che riguardano: la pace e la libertà; la solidarietà e alpinità - l'italianità -.

Pace e libertà'. L'attaccamento a questi sublimi valori è forte; prova ne è che non si è voluto erigere un qualsiasi monumento, ma proprio quello che questi valori simboleggia.

Il poderoso braccio dell'Alpino, infatti, spinge in alto il bambino che ha tra le mani un ramoscello d'ulivo, per adagiarlo in un'altra dimensione dove indisturbata regna la tanto auspicata vera pace. La pace vera, profusa da questa statua, non è quella che si costruisce a tavolino, fatta  

dipendere da accordi, trattati, concordati o transazioni di ogni sorta.

La pace vera è quella che deve innanzitutto albergare nei nostri cuori. Non è possibile pre­tendere che si attui la pace tra i popoli se questa per prima non pervade la nostra stessa piccola comunità.

Il mondo è formato da tante comunità che, se spinte da questo comune desiderio, possono veramente costruire ed innalzare l'immenso edificio della pace. Lo scopo, allora, è quello di catturare le opposte ideologie affinché possano incontrarsi e non più scontrarsi; fondere, in so­stanza, la parte migliore che esse contengono per dar vita ad una norma universale, quindi, univoca che possa, poi, indisturbata saggiamente governare il mondo.

La ripetuta vera pace naturalmente dà origine alla tanto auspicata libertà ed entrambe, for­mando un binomio indissolubile, hanno un'immensa benefica efficacia se affonderanno le loro radici nel pilastro fondamentale della giustizia che deve avere il primario compito di difendere i diritti dei più deboli.

Solidarietà e "alpinità". Gli Alpini hanno la peculiare caratteristica di essere sempre ovun­que occorra portare aiuto, garantire il pronto soccorso, lenire le sofferenze dando in tal modo sollievo, sicurezza e fiducia alle popolazione colpite da ogni tipo di calamità.

Sono queste le nobili e spontanee iniziative che hanno indotto a coniare il termine "Alpinità". Questa, pur non avendo una precisa definizione è pur sempre il mezzo attraverso il quale gli

Alpini, a costo di non pochi sacrifici, sono sempre pronti a tendere la mano a chi ne ha di bisogno. "Italianità". Ogni cittadino del mondo ama con orgoglio la propria Patria. L'italiano, però, ha almeno un motivo in più per sentirsi maggiormente patriota.

Ciò deriva inequivocabilmente dal fatto che l'Italia oltre che collocarsi tra le più prestigiose bellezze naturali del mondo, è anche la depositaria, tra l'altro, di circa il 70% dell'intero patri­monio mondiale della scultura, architettura, pittura, letteratura e musica operistica.

Ritenuto che gli Alpini hanno, più d'ogni altro, sostenuto l'estremo sacrificio per la cacciata dello straniero e conseguente difesa dei confini alpini nazionali, senza tema di smentita può affermarsi che proprio tra questi risiede il più alto senso dell'Italianità.

Il ricordo sempre vivo di questi estremi sacrifici, la naturale propensione alla solidarietà, il giustificato orgoglio dell'Italianità, concetti questi che integrano il multiforme aspetto dell'Alpinità, rappresentano anche quell'immensa ed irresistibile forza di attrazione che culmi­na annualmente in quel Raduno nazionale più famoso del mondo. Se si stralciano dall' "Inno Nazionale Italiano" le parole "... dov'è la vittoria... ecc..." "ben può dirsi, sempre in ordine all'alpinità e italianità, che nel mondo ovunque risulti una vittoria ottenuta non già con le armi, ma vittoria intesa come trionfo dei predetti valori culturali, là c'è l'Italia".

Il relatore
Antonio Trinchini

Il gruppo in esame alla fine dell'anno 2006 registra i seguenti soci:

  • - Soci alpini nr 119.
  • - Soci aggregati nr. 0.

Il gruppo in esame alla fine dell'anno 2007 registra i seguenti soci:

  • - Soci alpini nr. 110;
  • - Soci aggregati nr. 3.
AnnoTotaliTipoSesso
2012112ALPINO 95 (85%)AGGREGATO 17 (15%)M 109 (97%)F 3 (3%)Capogruppo:TARQUINI FEDERICO EMIDIO
2013110ALPINO 89 (81%)AGGREGATO 21 (19%)M 107 (97%)F 3 (3%)Capogruppo:CALVARESE PIETRO
2014111ALPINO 84 (76%)AGGREGATO 27 (24%)M 108 (97%)F 3 (3%)Capogruppo:CALVARESE PIETRO
2015106AGGREGATO 25 (24%)ALPINO 81 (76%)F 3 (3%)M 103 (97%)Capogruppo:CALVARESE PIETRO
2016105ALPINO 81 (77%)AGGREGATO 24 (23%)M 103 (98%)F 2 (2%)Capogruppo:CALVARESE PIETRO
2017108ALPINO 84 (78%)AGGREGATO 24 (22%)M 107 (99%)F 1 (1%)Capogruppo:CALVARESE PIETRO
201890Alpino 71 (79%)Aggregato 19 (21%)M 89 (99%)F 1 (1%)Capogruppo:CALVARESE PIETRO
201992Alpino 73 (79%)Aggregato 19 (21%)M 91 (99%)F 1 (1%)Capogruppo:CALVARESE PIETRO
202088Alpino 73 (83%)Aggregato 15 (17%)M 88 (100%)Capogruppo:CALVARESE PIETRO
202185Alpino 71 (84%)Aggregato 14 (16%)M 85 (100%)Capogruppo:CALVARESE PIETRO
202285Alpino 72 (85%)Aggregato 13 (15%)M 85 (100%)Capogruppo:CALVARESE PIETRO
202380Alpino 68 (85%)Aggregato 12 (15%)M 80 (100%)Capogruppo:CALVARESE PIETRO
Capogruppo:CALVARESE PIETRO