In certi giorni dell'anno, quando i banchi di nebbia, dalla forma di nuvole bianche risalenti lentamente dalla sottostante valle del fiume Aventino e del suo affluente vallone Cupo, cominciano ad avvolgere l'abitato, Colledimacine sembra un lungo transatlantico in navigazione parallela con la Maiella Madre.
Dobbiamo, però, avvertire il visitatore, che la Colledimacine che si vede oggi é quella ricostruita dopo l'ultimo conflitto mondiale (1940-45).
Infatti, l'antico centro abitato, che i nostri avi con tanti sacrifici erano riusciti a costruire, purtroppo, fu distrutto, in un solo giorno, dal barbaro invasore.
Il 23 novembre 1943, Colledimacine fu letteralmente raso al suolo dalle truppe di occupazione tedesche. Moltissime persone, ancora viventi, ricordano quella dolorosa esperienza di ritrovarsi senza casa: doversi rifugiare in qualche grotta, o in qualche capanna costruita alla meglio in mezzo ai boschi, con bambini e anziani, affamati ed infreddoliti. E poi l'esodo e il rifugio nelle case dei buoni contadini di Casoli e Altino.
CROCE AL V.M.
Con Decreto del Presidente della Repubblica 26 giugno 1975, registrato alla Corte dei Conti, addì 2 ottobre 1975, registro n.19 Difesa, foglio n. 184.
E' concessa la seguente ricompensa al valor militare per attività partigiana:
CROCE
Comune di Colledimacine (Chieti). Durante nove mesi di dura lotta contro l'oppressione tedesca e fascista, sostenne coraggiosamente le forze partigiane senza mai piegarsi alla barbara potenza nemica che culminò con la distruzione dell'intero abitato. Esempio di corale generosità
In occasione della consegna della Croce al Comune di Colledimacine, il Gruppo Alpini ha organizzato una riunione zonale nell'ottobre 1978. Erano presenti: il prefetto Griffi, il gen. degli Alpini in congedo Rodorico, il Vice Prefetto, il com. Rossi Biagio, il presidente della Comunità Montana, Santirocco, e i Sindaci della zona. Hanno partecipato diversi Gruppi Alpini dei paesi limitrofi.
Hanno parlato per la circostanza, il sindaco Rossi Luigi, il capogruppo di Torricella Peligna, D'Ulisse Nicola, ed il nostro pluridecorato com. Rossi Biagio, che con le sue parole, piene di fede per gli alti ideali della Patria, ha fatto vivere, a tutti i presenti, momenti di intensa emozione
LA NASCITA
A Colledimacine, già dal 1949, si era costituita l'Associazione Nazionale dei Combattenti
Così, una sera, il 23 novembre 1953, nel decimo anniversario della catastrofica distruzione del paese, 53 Soci Fondatori, si riunirono nell' Ufficio del Daziere'), dove diedero inizio al Gruppo Alpini di Colledimacine, eleggendo gli Organi Sociali. L' Assemblea dei soci elesse primo Capogruppo il sergente alpino Antonio Di Giannantonio (classe 1930), perché era il graduato più alto tra i presenti. Ma, poiché questi stava espletando il servizio di leva nell'8° Rgt. Alpino, l'Assemblea decise che le funzioni di Capogruppo sarebbero state espletate dal socio Domenico Di Pietrantonio, fino a quando il Di Giannantonio non si sarebbe congedato. Gli altri membri eletti nel primo Direttivo furono i soci Giuseppe D'Ippolito, con le mansioni di tesoriere, Fiore Salvati e Schina Giustino.
Questi giovani, al di là del piacere di stare assieme come "Gruppo Alpini", intendevano dare a tutta la popolazione un messaggio di vita e di speranza, tenendo sempre alti ed operativi gli ideali degli Alpini: pace e solidarietà umana.
LUCI ED OMBRE: GLI ANNI DELLA DISCONTINUITÀ (1956-1989)
Antonio Di Giannantonio ottenne il congedo il mese di settembre 1954, e da questa data guidò il Gruppo Alpini di Colledimacine per due anni, perché nel mese di settembre del 1956 emigrò in Francia, lasciando nelle mani di Giuseppe D'Ippolito la guida del Gruppo composto di circa 60 soci(2).
Dal 1956 in poi, la vita del Gruppo, purtroppo, é stata caratterizzata dalla " discontinuità". La causa va ricercata nel periodo " critico" attraversato dagli abitanti di questo piccolo centro montano.
Nel decennio successivo al secondo conflitto mondiale, gli uomini di Colledimacine dedicarono tutte le risorse ed energie disponibili alla ricostruzione delle proprie case distrutte dalla barbaria germanica il 23 novembre del 1943.
Terminata la ricostruzione, cominciò il grande esodo. Gli uomini emigrarono in massa verso gli USA, il Canadà, l'Australia e gli altri Paesi Europei, alla ricerca di un lavoro.
Tra questi emigranti, naturalmente, c'erano molti dei soci fondatori del Gruppo Alpini. Il capogruppo Antonio Di Giannantonio, come si é detto sopra, emigrò in Francia nel 1956. Il vicecapogruppo Domenico Di Pietrantonio, ed altri due membri del Direttivo Fiore Salvati e Domenico Barone emigrarono in Australia. Dopo qualche anno di permanenza in Australia, Domenico Di Pietrantonio si trasferì definitivamente in Canadà.
In questi anni il numero dei tesserati é andato sempre più assottigliandosi, fino a perdere i due terzi del numero degli anni d'oro: dai circa 53 membri dei primi anni di vita del Gruppo, si é arrivati alla cifra dei 18 iscritti del 1970.
Gli anni 60 sono stati quelli più scuri. Le tessere non sono state rinnovate.
LA PRIMA RINASCITA: ANNO 1970
Dopo questo periodo di alterne vicende, nel 1970, il Gruppo Alpini di Colledimacine vive la sua prima "rinascita", dovuta all'opera instancabile ed appassionata del capogruppo Giuseppe D'Ippolito, coadiuvato, nelle mansioni di tesoriere, del socio Giustino Schina.Un nuovo fervore pervade gli animi degli Alpini rimasti nel paese: molti danno la propria adesione e rinnovano la tessera. Nel 1970 il Gruppo era composto di 18 soci.
Sotto la guida di Giuseppe D' Ippolito, capogruppo fino all'anno 1979, gli Alpini di Colledimacine hanno avuto un decennio caratterizzato dalla stabilità ed efficienza. Il numero dei soci tesserati, rinnovanti anno per anno, si é mantenuto nella media di 20: qualche volta di più, altre volte meno.
"Peppino" (così lo chiamavano gli amici), ha cercato di convincere ad entrare nel Gruppo ANA anche i "giovani Alpini", quelli del dopo guerra. Negli anni 70 molti giovani si sono associati: Barone Achille, Barone Pasqualino, Falcone Diodoro, Pignetti Luigi, Rossi Luigi, Schina Francesco, Di Stefano Nicola, D' Ettorre Rocco, e Di Stefano Giuseppe.
Purtroppo, il cuore del "caro Peppino", pieno dì umanità, sempre disposto a dare tutto per il Gruppo e per la comunità cittadina, non ha più retto. L'alpino il Grande Patriota, il Comandante di Plotone nella Brigata Maiella, la Medaglia d' argento al V.M., la Croce al Merito con Spada di Bronzo (Decorazione Polacca) alle ore 4 del 18 giugno 1979 nell'ospedale di Lanciano, concludeva la sua gloriosa esistenza. E mentre la luce di un nuovo giorno cominciava ad illuminare la terra, il nostro Peppino iniziava il giorno che non conosce tramonto, lassù nel cielo, dove risplende, eterna, la Luce Divina.
La scomparsa di Peppino non poteva non ripercuotersi nella vita del Gruppo Alpini: infatti, per tre anni, 1980, 1981 e 1982 il tesseramento dei soci non é stato fatto, e nei tabulati é ricomparsa, purtroppo, la parola "sospeso".
LA SECONDA RINASCITA: ANNO 1983.
Nel mese di luglio del 1983 il Gruppo si ricostituisce, guidato da un giovane Alpino. Infatti, I' Assemblea dei soci elegge capogruppo l' artigliere da montagna Nicola Di Stefano, classe 1950. Tra vecchi e nuovi soci, il Gruppo raggiunge il numero 24, e negli anni successivi si mantiene sulla media di 18. Nicola di Stefano svolgerà le mansioni di capogruppo fino al 12-121998, conquistandosi lusinghieri meriti e riconoscimenti tra i soci.
Il nuovo Capogruppo ha cercato di coinvolgere l'Amministrazione Comunale nelle iniziative ed attività del Gruppo Alpini, ottenendo diverse volte dei contributi finanziari per l'organizzazione di feste e raduni che si sono svolte a Colledimacine, riscuotendo grande successo, con la partecipazione di numerosi Gruppi Alpini della zona.
Un'altro merito del capogruppo Nicola Di Stefano é di essere riuscito a dotare il Gruppo di una sede stabile per le riunioni dei soci e per l'organizzazione di attività ricreative, sia per i soci che per gli altri cittadini. Queste iniziative hanno trovato una favorevole accoglienza da parte della popolazione, così che il Gruppo Alpini, stimato e amato da tutti, ha cominciato ad avere tra le sue file i simpatizzanti che, sempre più numerosi di anno in anno, chiedevano la tessera di "Amici degli Alpini". Purtroppo, anche questa gestione del Gruppo, come le precedenti. ha cono- sciuto l'amarezza della " sospensione " del tesseramento per alcuni anni.
LA TERZA RINASCITA : ANNO 1998.
Il 25 luglio 1998, il capogruppo Di Stefano Nicola convoca l'assemblea dei soci e amici, con il l° argomento all' o.d.g.: "Riorganizzazione del Gruppo".
L'Assemblea decide di affiancare al Capogruppo, che praticamente era amministratore unico, gli altri organi sociali che compongono il Direttivo.
Vengono eletti: l'alpino Di Berardino Alfredo, vicecapogruppo; l' alpino Di Stetano Ermenegildo, tesoriere; l'amico don Innocenzo Di Toro, segretario. In cinque mesi di lavoro, questo Direttivo riesce a riportare un rinnovato entusiasmo fra soci e amici. Molti chiedono di potersi scrivere all'Associazione.
Il 12 dicembre 1998,1' assemblea dei soci, regolarmente convocata, con la partecipazione del presidente sezionale, Antonio Festa, elegge all'unanimità il nuovo Direttivo: alpino Di Iorio Mario, capogruppo; alpino Di Berardino Alfredo, vicecapogruppo; alpino Rossi Luigi, tesoriere; amico Don Innocenzo Di Toro, segretario. Consiglio di Gruppo: alpino Di Stefano Giuseppe, amico Falcone Michele, amico Gagliardi Vincenzo. La campagna di tesseramento per il 1999 riscuote un successo conosciuto solo ai primi anni di vita dell'Associazione. Infatti, i tesserati raggiungono il numero di 52, di cui 30 soci Alpini e 22 soci amici.
Il gagliardetto del Gruppo Alpini di Colledimacine é intitolato, dal 1972, al capitano degli Alpini "Giuseppe Falcone", nato a Colledimacine il giorno 12 marzo 1938, e deceduto 1' 8 febbraio 1970, a Cima Cacciatore, sotto una valanga, mentre tracciava la via ai suoi Alpini.
COLLEDIMACINE, 1978. LA SCUOLA ELEMENTARE INTITOLATA AL CAP. GIUSEPPE FALCONE. (Foto: Color E Sestili - Pescara). |
Dal 1953 e fino al 1989, il Gruppo non aveva una propria sede. Le riunioni si facevano o nell' Ufficio-Dazio, o in Municipio, o nella "Sala Combattenti". Le relazioni tra 1' Amministrazione Comunale ed il Gruppo Alpini di Colledimacine sono sempre state improntate ad una sincera e proficua collaborazione. Questa ha raggiunto la sua espressione più alta con Pio E. D'Ippolito, sindaco, dal 1983 al 1997, e Ugo Falcone attualmente in carica dal 1997.
Questi hanno concesso in locazione, con un canone simbolico, i locali della Scuola Materna.
Dal 1 novembre 1989 fino al 1993 la sede era ubicata in Via Clemente Di Leo, in un appartamento al primo piano dell'immobile comunale ex Scuola Materna. Questo locale era condiviso con l'Associazione degli ex Combattenti.
La sede attuale, dal 1994, solo per il Gruppo Alpini, si trova in Via Mascetta, nei locali della vecchia Scuola Materna.
ATTIVITÀ DEL GRUPPO ALPINI. PARTECIPAZIONE AI RADUNI.
Dal 1970 fino al 1999 il Gruppo ha partecipato a tutte le adunate nazionali, a tutti i raduni organizzati dalla Sezione Abruzzi e alla quasi totalità dei raduni provinciale e zonali.
Inoltre il Gruppo ogni anno, il 4 novembre, in occasione della giornata della forze armate, insieme ad altre Associazioni, partecipa alla cerimonia presso il Monumento ai Caduti con la deposizione di una corona.
SOCI CHE SI SONO DISTINTI
SOCI DEFUNTI
SOCI VIVENTI
1. Rossi Biagio. Nato a 18-05-1920. Grande invalido, pluridecorato presidente provinciale del Nastro Azzurro.
2.Ten. Col. Falcone Ugo. Nato a 29-11-1946. Socio dal 1983, è ancora in servizio permanente tra gli Alpini.
3.Di Iorio Mario. Nato il 5-11-1930. Socio Fondatore del Gruppo sin dal 1953, fa parte del nuovo Direttivo con le mansioni di capogruppo dal 12-12-1998.
4.Rossi Luigi. Nato il 29-03-1937. Socio da lunga data, dal 12-12-1998 fa parte del nuovo Direttivo con le mansioni di tesoriere, che svolge con precisione e puntualità.
5.Di Stefano Nicola. Nato l'1-03-1950. E' un Alpino della nuova generazione. Iscritto al Gruppo dal 1972.
6.Di Berardino Alfredo. Nato il 29-10-1934 socio del Gruppo Alpini di Colledimacine dall'anno del suo congedo militare.
7.Schina Francesco. Nato l'1-03-1937. Socio da lunga data, si distingue per la sua passione di vivere l'alpinità.
8.Di Stefano Ermenegildo. Nato il 13-10-1928 Socio fondatore sin dal 1953, ha svolto, con diligenza, le mansioni di tesoriere.
SOCI D'OLTRE MARE
Salvati Fiore - Barone Domenico - Di Pietrantonio Domenico.
Tutti e tre sono Soci Fondatori sin dal 1953.
SOCI AMICI O SIMPATIZZANTI
Schina Domenico Antonio. Nato il 17-01-1946 - Morto il 9-03-1995.
EVENTI PIACEVOLI
Visita del Presidente Nazionale.
Il 24 giugno 1996, il Gruppo Alpini di Colledimacine ha vissuto ore di grande letizia, quando ha avuto l'onore di ricevere la visita del presidente nazionale Leonardo Caprioli, che era accompagnato dal presidente della Sezione Abruzzi Ornello Capannolo.
Tutti i soci Alpini, i simpatizzanti e i loro familiari hanno ricevuto gli illustri ospiti nei locali della sede del Gruppo in Via Mascetta.
Il 12 dicembre '98 in occasione del rinnovo del Direttivo abbiamo avuto la gradita visita del presidente di Sezione Antonio Festa. Gli Alpini hanno offerto un rinfresco in suo onore.
Tratto dalla "Storia del Gruppo Alpini di Colledimacine, 1953-1999" a cura del segretario del Gruppo Don Innocenzo Di Toro
(') L'INGRESSO DELL'UFFICIO DEL DAZIERE SI TROVAVA, ALLORA, NEL VICOLETTO CHE ATTRAVERSO LA GRADINATA E L'ARCO DELLA PORTA SAN ROCCO, COLLEGA PIAllA BARBOLANI CON LA SOVRASTANTE PIAllA BELVEDERE, SOPRA LA "CANTINA DI ZA GINEVRA".
Il gruppo in esame alla fine dell'anno 2006 registra i seguenti soci:
Il gruppo in esame alla fine dell'anno 2007 registra i seguenti soci:
Anno | Totali | Tipo | Sesso | |
2012 | 20 | AGGREGATO 10 (50%)ALPINO 10 (50%) | M 20 (100%) | Capogruppo:ROSSI LUIGI |
2013 | 16 | AGGREGATO 9 (56%)ALPINO 7 (44%) | M 16 (100%) | Capogruppo:ROSSI LUIGI |
2014 | 14 | AGGREGATO 7 (50%)ALPINO 7 (50%) | M 14 (100%) | Capogruppo:ROSSI LUIGI |
2015 | 13 | ALPINO 6 (46%)AGGREGATO 7 (54%) | M 13 (100%) | Capogruppo:ROSSI LUIGI |
2016 | 13 | AGGREGATO 7 (54%)ALPINO 6 (46%) | M 13 (100%) | Capogruppo:DI TOMMASO PASQUALE |
2017 | 11 | AGGREGATO 5 (45%)ALPINO 6 (55%) | M 11 (100%) | Capogruppo:DI TOMMASO PASQUALE |
2018 | 18 | Alpino 6 (33%)Aggregato 12 (67%) | M 17 (94%)F 1 (6%) | Capogruppo:DI TOMMASO PASQUALE |
2019 | 11 | Alpino 4 (36%)Aggregato 7 (64%) | M 11 (100%) | Capogruppo:DI TOMMASO PASQUALE |
2020 | 11 | Alpino 4 (36%)Aggregato 7 (64%) | M 11 (100%) | Capogruppo:BARONE PASQUALE |
2021 | 8 | Alpino 3 (38%)Aggregato 5 (63%) | M 8 (100%) | Capogruppo:BARONE PASQUALE |
2022 | 6 | Alpino 3 (50%)Aggregato 3 (50%) | M 6 (100%) | Capogruppo:BARONE PASQUALE |
2023 | 6 | Alpino 3 (50%)Aggregato 3 (50%) | M 6 (100%) | Capogruppo:BARONE PASQUALE | Capogruppo:BARONE PASQUALE |