Antrosano é una frazione del Comune di Avezzano, situato sulle pendici del colle di Alba Fucens ad appena due chilometri dalla città capoluogo della Marsica. Le sue origini si perdono nel tempo, risalendo fino all'epoca preromana.

Nel 1268, alla vigilia del celebre scontro nei Piani Palentini con Corradino di Svevia, Carlo D'Angiò si accampò proprio ad Antrosano, allora chiamato Antrusciano (antro della sapienza).

I documenti ecclesiastici parlano di una chiesa parrocchiale nel paese dedicata alla "Santa Croce", avente come titolare un Abate. All'inizio del XVII° secolo, Antrosano divenne Univer­sità (cioé Comune autonomo) e tale rimase fino a tutto il secolo XVIII°. Dal 1868 passò sotto la giurisdizione del Comune di Massa d'Albe (contava allora una popolazione di circa 800 abitan­ti) e dal 1960 divenne frazione del Comune di Avezzano.

Terra di reclutamento alpino, ha offerto nei due conflitti mondiali le sue forze giovani per la difesa della Patria.

Nel 1959, per iniziativa del s. ten. alpino Tommaso Gatti, sollecitato dal capitano Jacobucci, fu fondato il Gruppo Alpini di Antrosano. Risposero in molti all'iniziativa e tutti hanno contri­buito a tenere vivo lo spirito alpino, ossia quell'insieme di sentimenti di amicizia, di generosità, di altruismo conosciuti nel "Corpo" e sperimentati sulle montagne, vissuti nelle caserme, sedi­mentati nel cuore di ciascuno durante i mesi di naia.

I capigruppo Gatti Stefano (dal 1959 al 1983), Di Stefano Alessandro (dal 1983 al 1986), Capoccetti Mario (dal 1986 al 1995) e Di Stefano Loreto (dal 1995 e tuttora in carica) hanno saputo trasfondere, in tutti i soci, aspirazioni, speranze ed orgoglio dell'appartenenza alpina, mantenendo sempre attuali i valori ed i principi ricevuti da una tradizione di generazioni: la pace, la gioia dello stare insieme nel rispetto e nel confronto, la difesa della dignità delle persone, il valore del sacrificio di se stessi per il bene comune.

Le emozioni vissute sulle vette dei monti, nelle cordate dei campi invernali, nelle esercita zioni notturne, negli interventi effettuati, nei compiti quotidiani richiesti durante il servizio militare, hanno continuato a pervadere il Gruppo Alpini di Antrosano.

Esso, infatti, ha operato nella realtà del paese, facendosi richiamo contro il disimpegno e le facili evasioni dei giovani, contro l'isolamento degli anziani, contro le disgregazioni delle famiglie, in tutti quei settori, cioé, che il mondo attuale tende a penalizzare, a condannare, a dimentica­re.

Nel corso degli anni, il Gruppo, oltre ad aver promosso iniziative proprie, ha collaborato nell'ideazione e nell'organizzazione di attività sociali locali, mettendosi a disposizione per attuare progetti di solidarietà e di volontariato.

Ha costruito due campi per il gioco delle bocce, frequentati dagli anziani (ma non solo) del paese,uogo di ritrovo e di sana competizione; ha ristrutturato il Monumento ai Caduti e ne cura la manutenzione; ha collaborato nell'allestimento di un parco giochi per bambini della comunità e per l'incontro delle famiglie; ha provveduto ad abbellire il cimitero con piante adatte; partecipa ogni anno alla realizzazione di feste tipiche del paese, per rinsaldare i legami di amicizia e di corresponsabilità tra gli abitanti, in un clima di serenità e di gioia; contribuisce alla crescita del senso civico e del servizio alle persone in difficoltà, agendo all'interno delle strutture di volontariato per le donazioni di sangue, l'accoglienza dei cittadini stranieri, l'aiuto per i più deboli. Il Gruppo si é sempre mobilitato per la partecipazione alle adunate nazionali e ai raduni sezionali e locali, senza ipocrisie e senza mistificazioni, con un po' di dedizione, tanta allegria  

nello stare insieme con libertà, continuando quel cammino iniziato anni addietro avendo ai piedi scarponi robusti e sulla testa un cappello con la penna nera.